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Ti addento

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... ti addento, sai

che sai di mela

i tuoi glutei sanno di mela

già che ti atteggi prona

flessa al piacere fruttante

il succo dall'esserti sciolta

me ne viene per le dita

che ti lecco che ci si aggroviglia

e mi lecchi colla al collo

come francobollo appiccicandomi al petto

perchè mi vorresti con te anche domani

domani... (anch'io ti vorrei sempre)

senz'altro per le mani

spogliato di lingua e di bocca

tra i tuoi seni imbustato

non imbucato ma tra le tue mani

pendente come un peccato

di quell'inclinazione perversa

che ci faccia rollare raggianti

dall'ansimare mimetizzati

 

irreprensibile delirio

che ti morda che sai di mela

che la tua pelle sappia di mela

peccaminosa

 

25/09/2016 woodenship

 Salvatore Pizzo - 15/10/2016 20:58:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Cristina:
Anche e soprattutto per versi ci piace giocare. Che almeno questo ci si lasci, poveri umani sbatacchiati da ideologie e fanatismi, tanto da smnarrire la via del godimento, sano e ricreativo, d’intelletto ispiratore... Si penso di concordare pienamente con te su tutto, anche sulla"...nostra, piccola, zona di umana libertà."
Grazie ancora e più che mai un saluto...

x Klara:
Bravissima!... 110 e lode, penso che basti, vero? Scherzi a parte... Il tema qualcuno direbbe ch’è assai spinoso. Io, da non esperto e meno che meno professorale, posso soltanto dire che mi piace scriverne come meglio m’appare e sento, soprattutto se stimolato da morbidi morsi su per la polpa, su e giù pel costato d’una carnosa mela... Insomma: bando alle ciance, come negare il fascino del peccato? Bisogna riconoscere che, coloro che l’hanno dipinto, dandogli le sfumature del peccato, ci sapevano fare, nell’intrigare e nell’instillare un gusto perverso che sfiorasse il poeticamente sublime. Poi ci siamo io e te. Io che ammiro la tua visione circolare della sessualità e la sensualità che ne traspare... Il resto è un vero peccato che non ci si limiti solo al peccato come spezia, ma che ci si creda veramente, facendone ideologia oscurantista. Ma come si fa ad oscurare la bellezza? Però, forse, anche questo è oscuro godimento...
Un grazie d’immenso e l’augurio per un fine settimana d’incanti...

x Cristina:
E’vero che potrebbe risultare demodè. Ma ammetterai che c’è sempre un certo gusto per il vintage a guidarci in queste cose. In poche parole: come già scritto più sopra, non si fosse già inventato il peccato, avremmo dovuto inventarcelo, poichè, come si può ammirare nelle infinite opere d’arte che ci sovrastano ancora, proprio il senso del peccato ha saputo generare un’estetica fantastica per eleganza e finezza: l’amore non tanto come espressione di pulsioni naturali, bensì come gusto per la sfumatura, per il nondetto, per l’accennato, infine espressione di quel pudore che rende ancor più caldo il desiderio, accendendolo con l’ardore dell’osare, dell’infrangere...
Credo che non si debba perdere tutto ciò, pure rifiutandone gli eccessi di ideologia ed integralismo religioso che hanno annerito le notti con i roghi dell’inquisizione oscurantista e retriva.
In poche parole: dovremmo sapere recuperare il gusto per il peccato, senza per questo soggiacerne ai divieti e punizioni. Cosa difficile assai. Però ci si potrebbe anche provare, non credi?
Grazie infinite per l’argomentazione che, di sicuro vale un gran bel dibattito. Io ho provato a metterci del mio. Spero che possa proseguire. Poichè ritengo che sia materia molto interessante...
Una felice serata a te e grazie ancora...

 Salvatore Pizzo - 15/10/2016 20:56:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Cristina:
Anche e soprattutto per versi ci piace giocare. Che almeno questo ci si lasci, poveri umani sbatacchiati da ideologie e fanatismi, tanto da smnarrire la via del godimento, sano e ricreativo, d’intelletto ispiratore... Si penso di concordare pienamente con te su tutto, anche sulla"...nostra, piccola, zona di umana libertà."
Grazie ancora e più che mai un saluto...

x Klara:
Bravissima!... 110 e lode, penso che basti, vero? Scherzi a parte... Il tema qualcuno direbbe ch’è assai spinoso. Io, da non esperto e meno che meno professorale, posso soltanto dire che mi piace scriverne come meglio m’appare e sento, soprattutto se stimolato da morbidi morsi su per la polpa, su e giù pel costato d’una carnosa mela... Insomma: bando alle ciance, come negare il fascino del peccato? Bisogna riconoscere che, coloro che l’hanno dipinto, dandogli le sfumature del peccato, ci sapevano fare, nell’intrigare e nell’instillare un gusto perverso che sfiorasse il poeticamente sublime. Poi ci siamo io e te. Io che ammiro la tua visione circolare della sessualità e la sensualità che ne traspare... Il resto è un vero peccato che non ci si limiti solo al peccato come spezia, ma che ci si creda veramente, facendone ideologia oscurantista. Ma come si fa ad oscurare la bellezza? Però, forse, anche questo è oscuro godimento...
Un grazie d’immenso e l’augurio per un fine settimana d’incanti...

x Cristina:
E’vero che potrebbe risultare demodè. Ma ammetterai che c’è sempre un certo gusto per il vintage a guidarci in queste cose. In poche parole: come già scritto più sopra, non si fosse già inventato il peccato, avremmo dovuto inventarcelo, poichè, come si può ammirare nelle infinite opere d’arte che ci sovrastano ancora, proprio il senso del peccato ha saputo generare un’estetica fantastica per eleganza e finezza: l’amore non tanto come espressione di pulsioni naturali, bensì come gusto per la sfumatura, per il nondetto, per l’accennato, infine espressione di quel pudore che rende ancor più caldo il desiderio, accendendolo con l’ardore dell’osare, dell’infrangere...
Credo che non si debba perdere tutto ciò, pure rifiutandone gli eccessi di ideologia ed integralismo religioso che hanno annerito le notti con i roghi dell’inquisizione oscurantista e retriva.
In poche parole: dovremmo sapere recuperare il gusto per il peccato, senza per questo soggiacerne ai divieti e punizioni. Cosa difficile assai. Però ci si potrebbe anche provare, non credi?
Grazie infinite per l’argomentazione che, di sicuro vale un gran bel dibattito. Io ho provato a metterci del mio. Spero che possa proseguire. Poichè ritengo che sia materia molto interessante...
Una felice serata a te e grazie ancora...

 cristiana fischer - 15/10/2016 10:01:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

@ Cristina, perversi (e polimorfi) ma non peccatori! Il sesso è sostanziale per la specie e i singoli li sovverte. Saper giocare e fantasticare sulla capacità generativa è un segno della nostra, piccola, zona di umana libertà.

 Klara Rubino - 15/10/2016 09:40:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Presente Prof.!
Qual’è il tema? L’eros? In poche parole io sostegno che l’energia sensuale è una delle più potenti forme d’energia soprattutto se è dallo spirito che nasce e poi discende all’ istinto per risalire, al cielo.
Si può essere di ciò più o meno consapevoli;ma è attraverso il sesso che noi mortali siamo creatori di vita nuova.
Il peccato sta solo nel sotterrare e infangare e " controllare" tutto ciò, ma nel senso di dire...che peccato però!

 Cristina Bizzarri - 14/10/2016 19:53:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Succosa, plastica. Bella. Ma quell’essere perversi e peccaminosi non è un po’ démodé? (Piccola provocazione che potrebbe aprire un piccolo dibattito sull’eros).

 Salvatore Pizzo - 30/09/2016 20:43:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Di bene in meglio: ce lo vedi satanasso a spiegare come raccogliere il frutto, senza diventare porcospino e togliere le spine, per poterlo spogliare e gustare? Dicono che il diavolo faccia le pentole ma non i coperchi. In questo caso credo che si sia limitato al minimo essenziale, per non dovere spiegare troppe cose alla candida Eva. Dunque, la mela, potrebbe essere il prodotto della semplificazione di una scelta di seduzione demoniaca alquanto banalizzata. Del resto avrebbe potuto optare per una noce di cocco. E, in questo caso, credo che non avremmo mai sentito mai parlare del male o del peccato: Eva, lasciandoci qualche dente, non avrebbe invitato Adamo a fare lo stesso......
Più che mai un caro saluto

 cristiana fischer - 29/09/2016 18:16:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

... in realtà ero incerta tra l’anans e il fico d’india...

 Salvatore Pizzo - 29/09/2016 17:37:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Per Cristiana
Affinchè Eva potesse offrire un ananas ad Adamo, Satana avrebbe dovuto insegnarle come fare per mangiarlo. Dandosi il fatto che, mangiarlo con la buccia, rende il frutto decisamente disgustoso, mia cara Cristiana. Dunque si fa fatica ad immaginare satanasso, nel mentre che tenta Eva, dimostrarle come pulirlo e come assaggiarlo. A quel punto avrebbe anche potuto insegnarle a spremerlo, aggiungendoci pure del rum, per una perdizione pressochè totale. Ma, a questo punto, non credo che Eva sarebbe mai andata a comunicare la scoperta del frutto del peccato: se lo sarebbe tenuta per se, gelosamente...In poche parole, ti confesso che anch’io mi sono sempre chiesto il perchè proprio della mela...
Grazie infinite ed un caro saluto

Per Klara
Oppure: euforia dal "peccare"... Sì, perchè al contrario di quanto normalmente ci si dice: peccare ingenera euforia in chi pecca felicemente...
Grazie infinite ed un caro saluto

Per Silvia
Felice che tu l’abbia gradita mia cara Silvia
Anche a te un augurio per una serata delle migliori...

 Cristiana Fischer - 28/09/2016 18:13:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

tutta legata, figure aggrovigliate come i corpi, giocosa e serissima... ma, mi chiedo, e se Eva avesse offerto ad Adamo un’ananas? :-)

 Klara Rubino - 28/09/2016 11:37:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Scorrevole, anzi rullante un peccare euforico!

 Silvia De Angelis - 27/09/2016 19:04:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Un vero delirio peccaminoso al sapore di mela, questi originali versi
Felice sera poeta, silvia

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